Libertà per me è una parola molto speciale da mettere in pratica quotidianamente. Non ha molto senso come proclama di intenti, se non è seguita da fatti “reali”. Quando ho visto per la prima volta la Statua della Libertà nel porto di New York, alla fine degli anni Novanta, ho pensato che fosse tutta sola e sferzata dai venti freddi a volte, ma poi ho immaginato come sarebbe potuta apparire agli emigranti che arrivavano nella Grande Mela. La creatura di Bartholdi si trova in un posto bellissimo, cullata dalla libertà dei mari. Ho ritratto la Statua diverse volte, ma più di tutto ho cercato di rendere l’installazione viva. È successo con “Totem III: Air”, “Totem IV: Natural Liberty”, proiettando le diapositive di una visita nella custodia di una tastiera e, quando, dopo aver attraversato l’Oceano dall’ Europa, sono salita su un tavolo al Katz’s Deli di New York, per essere io autentica Sirena della Libertà.