Del percorso sui Tarocchi, qualcosa è rintracciabile/disperso nei progetti precedenti. Come il video “Tower” in “The Statue of Liberty” che rivisita l’arcano 16 in chiave di commento politico. O le carte d’artista, flick book e zoetropi, taluni “Autoritratti”, più complete “Art actions” con gli stendardi (“Sheren-signs”) e la “Musica”. La poetica sui Tarocchi scaturisce, quasi motu proprio, dall’incontro dell’arte dell’immagine con l’arte del tempo che insieme – ma in regime di autonomia partecipata – riescono ad esplorare campi ben più vasti e inaspettati. Il processo prende vita da una serie di frammenti musicali (22 minuti complessivi) composti da Dario Della Rossa nel 2007 e dal primitivo set congiunto dei Tarocchi da viaggio (carte, video, performance) che pose le basi di un alfabeto comune. Come ben sanno coloro che si sono imbarcati nel tema, gli Arcani finirono col prendersi via via molto più spazio, intrecciandosi con la vita. Le performance e i brani musicali che seguirono assunsero nuove connotazioni. Stendardi tessili, presenze sensibili di alfabeti gaelici, Morse o Braille, ispirati dai miti o dalla matematica oltre che dall’astronomia o da simbolismi Tao, hanno preso forme concrete (come in cielo, così in terra). Corredati da scritti che ne ripercorrono la manifattura e/o da testi brevi che ne evocano la poesia. Nuovi nomi sono stati dati e nuove musiche sono state composte, per installazioni/performance qua e là, come al Ninfeo di Cosenza o alla tomba di Raymond Roussel al Père Lachaise dove si è svolta “Danse du Tarot en F” nel 2004, con 6 LoveS, 14D Angel e 21 CoronA. A questo punto si tratta di imboccare la via dell’oro, quella più evoluta, completando la suite con i Tarocchi che mancano e con tutte le sfumature e gli stravolgimenti che capiteranno per strada.
Saranno Tarocchi ancora (più) cosmici e liberi; come sempre, (in)finiti e con-sonanti.
Maggiori dettagli del progetto sui Tarocchi, tuttora aperto e ongoing, nel pdf da scaricare qui