I segni distintivi di SHEren sono fin dall’inizio: una forte propensione verso l’ambiente marino, il mito, la storia, l’astrologia/alchimia… e la giocosa irriverenza nell’indagare/percorrere qualunque strada sul tema. La sponda tra SHirEn (che era stata prevalentemente un soggetto pittorico) e SHEren viene a raggiunta nel 2003, con il primo soggiorno irlandese e la scelta della performance. Per la prima uscita pubblica a Madrid, Sheren indossa un kimono azzurrino sopra maglietta e jeans. Un corpo nudo in bikini vi è dipinto davanti e dietro e una coda in tulle da Sirena sfiora la terra. Gli accessori – cuffia, infradito, borsina, veli, ecc. – vengono approntati per la successiva azione finlandese “Getting ready for summer”. Dopo qualche anno l’abito-crisalide viene abbandonato eccetto per la coda, che viene confezionata separatamente: è il Corpo che emerge dalle spume del mare! Sheren adotta più scoperte mise turchesi, con capi e oggetti spesso provenienti dalle varie performance, accordate con qualcosa di scintillante e con i ‘veli’ bianchi e/o azzurri in polietilene 100%. Parallelamente, inizio a realizzare Sher-ensign: leggere-non-solo-pitture per fissare ricordi memorabili, incastonati nel dipinto-ricamo-rilievo-in-Braille, etc. Gli Stendardi vengono/sono usati nelle performance e in installazioni come parte della presente ricerca che apre il cuore a nuove dimensioni… come quando mi capita di andare a Sofia nel 2013 a rimpiazzare con una Sherena vera la falsa fossile ritrovata nelle spiagge di Sozopol (bufala in rete del luglio 2012) e non solo gusto il formaggio ‘sirena’ ma ricevo pure in regalo una сиренa-toy!