Nelle settimane antecedenti il Natale del 2015, fui sorpresa da sentimenti già sperimentati, ma che questa volta volevo rivivere in forme più costruttive. Pensavo al bilancio dell’anno trascorso in termini di arte-vita e desideravo riprendere un dialogo – scritto, per parole e immagini – con le persone care e gli amici artisti-e-non in giro per il mondo. Avevo bisogno di un approccio concreto e di indagare sul senso profondo di un anno non ricco di performance pubbliche ma di intimi cambiamenti. Avevo a disposizione cartoncini nei colori del mare, la passione per la calligrafia con gli inchiostri comprati a Londra, una profonda gratitudine da esprimere e tante altre cose che non furono immediatamente evidenti. Il tutto prese forme sue nella realizzazione di un inedito Calendario dell’Avvento fatto di pensieri, parole e opere da lasciar andare. Furono disegnati biglietti, scritte lettere, confezionati 44 libretti “LC: un ricordo grato di/per Letizia Comba”, 22 in italiano e 22 in inglese, da includere in alcune spedizioni come preziosi allegati. In ogni item o combinazione dei vari elementi, aprii il mio cuore al destinatario con un messaggio diverso e il tutto divenne un concerto speciale. Vista la convenienza delle poste oltreconfine, gran parte delle lettere fu spedita il 19 dicembre da un paesino della vicina Slovenia, a qualche centinaio di metri dall’ex Ospedale Psichiatrico di Gorizia. Questa storia mi ha dato un senso di magica completezza in amore, famiglia, professione. È un’evoluzione dinamica che continua nelle risposte ricevute per mail e per altre vie remote, suscettibili di registrazioni e/o rielaborazioni di cuore.