Ci sono giorni speciali nei quali la vita e l’arte si connettono e si sincronizzano con contesti e tempi più ampi. Date, luoghi e persone assumono vita propria e generano imprevedibili sviluppi. Il 10 maggio 2017 a Venezia è stato così. Le stelle hanno lavorato al meglio alla 57 Biennale, per l’inaugurazione del Mondrian Pavillion di David Medalla e Adam Nankervis. Per la giornata fuori, avevo nello zainetto, l’essenziale per l’arte/vita quotidiana. A riferire di come è andato l’evento ufficiale, e il successivo ritrovarsi al bar Paradiso, farei un torto a quel sentimento così grande che si prova quando “si è”, proprio perché “non si è” e tutti sono lì per sincero affetto, non per profittare dell’altrui fama. Sulla via del ritorno verso la stazione ferroviaria, una mostra di Bosch a Palazzo Ducale sembrava apparecchiata per me. Trovatami al cospetto di “Tre Anime che Salgono all’Empireo”, ho estratto dalla borsa un mio quadretto (con la mia e altre due anime a Venezia nel 2008) e l’ho posato, per un rapido scatto, accanto a quello del Maestro. Il MayDay 2017 si è ricollegato anche al giorno più speciale di tutti che è quello del compleanno: il mio, che festeggio a metà giugno, e altri. A Venezia ho fatto installazioni effimere – ma persistenti nella memoria – di un adesivo con il ritratto di Joel Cohen (rilucente di madreperla proveniente da S. Maria di Leuca 2005) durante un’azione congiunta del 2012/06/14 a Coney Island. Un mese dopo il MayDay 2017, avendo ricevuto da New York un numero di adesivi corrispondenti ai miei anni di vita, ho iniziato a distribuirli per “LOOKing forwards”.
Incontrare – in un modo o nell’altro – amici e grandi artisti è sempre meraviglioso!