Pilgrimage to London 2015

Category : performance, in giro per il mondo · by lug 10th, 2015

Legenda of the colour pictures (from up left): 1) London Biennale 2006 card, 2) velella velella fish, 3) with Dawn Redwood in London, 4) impromptu at Hillside Gardens in 2011, 5) at the Foundry in 2006, 6) performance at aardverx in 2011. In the sepia background images from a-live memories album of 1975: at Piccardilly Circus, at rock festival of Reading and on the boat to Douglas

Legenda of the colour pictures (from up left): 1) London Biennale 2006 card, 2) velella velella fish, 3) with Dawn Redwood in London, 4) impromptu at Hillside Gardens in 2011, 5) at the Foundry in 2006, 6) performance at aardverx in 2011. In the sepia background images from a-live memories album of 1975: at Piccardilly Circus, at rock festival of Reading and on the boat to Douglas


In gioventù, passavo le estati in Inghilterra come ragazza alla pari, chamber maid o cameriera al fish and chips, per perfezionare l’inglese. Frequentavo anche appositi corsi al City Lit di Londra e andavo ai festival pop-rock se capitava. Queste sortite nella mitica terra dei Beatles e della minigonna hanno segnato in qualche modo la mia emancipazione dai ristretti provincialismi dell’Italia negli anni 70. Erano – e sono ancora oggi – una boccata d’ossigeno. Anni dopo, oltrepassai la Manica per vacanza, con la famiglia, in camper, prole in tenera età compresa. Capitava talvolta, per tagliare i costi, di dormire rinchiusi nel nostro mezzo, in parcheggi sotterranei della capitale. Le frequentazioni British come performance artist e pittrice sono iniziate una decina di anni fa. Accanto alle partecipazioni istituzional/alternative quali quelle nella London Biennale (dal 2006), performance in luoghi mitici ora scomparsi come il Foundry, o non meno importanti improvvisazioni a Hillside Gardens (nel 2011), ogni volta che vado a Londra mi fermo da “aardverx”. Per ricaricarmi di un’arte buona e sincera. Dawn Redwood ha dato vita a questo spazio e invita amici/artisti sulla stessa lunghezza d’onda per occasioni speciali. Il motto è: – L’arte è un lavoro duro, ma qualcuno deve pur farlo! – . Questa volta, nel luglio del 2015, non so come sarà, a parte il desiderio di portare lassù un raggio di quella luce che viene dal bagliore del Mediterraneo, dopo le recenti esperienze di Sherena Velella. Il clou sarà la performance del 22 luglio ad aardverx, in occasione dell’annuale Bday di Dawn Redwood. Posso ipotizzare che sarà preceduta/preparata/seguita da una sorta di pellegrinaggio nei luoghi più significativi di quest’ultimo decennio in heART. Di sicuro tornerò a Ebury Street dove Mozart compose le prime sinfonie, me ne andrò per inedite impromptu nei giardini di Peter Pan o al Crystal Palace che ospitò una esposizione universale come quella dell’EXPO di Milano.

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