Sabato 26 settembre 2020, a Forte Marghera (Venezia), padiglione Palmanova, a partire dalle ore 19:00, nell’ambito dell’inaugurazione della collettiva internazionale “Stendardi”, a cura di Officine, Rosso Veneziano, con il contributo di Itinerari 80 (mostra stendardi fino all’11 ottobre).
Link video “Giustisia&Fortesa https://youtu.be/3zAPyCn62LA
“Giustisia e Fortesa” – in dialetto bisiaco che è lingua natìa imparentata col veneto – sono virtù cardinali nonché due figure degli Arcani Maggiori (VIII e XI) da praticare e perfezionare man mano. L’omonimo stendardo le impersona entrambe, nell’art identity di Sheren, collegate rispettivamente all’equilibrio della Bilancia e alla costellazione del Leone che serba in petto la doppia stella di Regolo, una delle quattro regali del firmamento. Lo stendardo, alto come me e sette volte – ma in proporzione – più grande delle Carte dei Visconti-Sforza conservate tra New York (Morgan Library) e Bergamo (fondo Colleoni), entra a pieno titolo nella personale ricerca dei Tarotensign come Tarocchi da Viaggio, intrapresa nel 2005 e che ora conta quasi il set completo dei ventidue, ognuno dei quali collegato con precisi momenti di arte-vita, allografia – su tela e in pensieri, parole e opere – verso l’umana e sempre perfettibile “illuminazione”. Per l’occasione e a posteriori il primo stendardo “fuori sede” realizzato nel 2005 per Giancarlo Da Lio e l’Ambasciata di Venezia, viene ricondotto alla tematica dei Tarocchi come “Magician” da cui tutto si diparte verso le vie della (tras)formazione.
In “Giustisia e Fortesa” come performance, la ricerca personale si intreccia e ripercorre dall’1 all’11 i frammenti musicali composti da Dario Della Rossa nel più ampio percorso parallelo e consonante intrapreso da tempo insieme. In successione, le tracce: 01 Magician 00:58 – 02 Popess 01:04 – 03 Empress 00:22 – 04 Emperor 00:18 – 05 Pope 01:39 – 06 Lover 02:38 – 07 Cart 00:19 – 08 Justice 00:58 – 09 Hermit 02:36 – 10 Wheel 01:15 – Strenght 00:58).
Succede da Palmanova – città stellata vicino alla quale abito – all’omonimo edificio di Forte Marghera, il 26 settembre 2020, a sancire e ribadire un inedito gemellaggio di libertà e forza.
Nel primo di maggio del 2020, i miei pensieri vanno alla bellezza della vita e alla necessità dell’arte nel passato, presente e futuro!
L’Ouverture della “Suite per Dawn” (Alba in italiano) è una composizione/suggerimento per parole (e immagini) per prepararsi alla fine della quarantena da Coronavirus. L’ho vergata come danza in quattro tempi, cominciando da Allemanda in ritmo binario che rimanda a una mia installazione di Lucia e Gertrude, così come narrate dal Manzoni ai tempi della peste a Milano. Seguono Corrente, danza in tre tempi, dove mi sovviene dei viaggi con Dawn, artista di Londra e dell’amicizia con Dario, il musicista (Sarabanda). L’ultimo movimento – Giga – raggiunge l’apice dei cieli perché il 2 marzo Dawn ‘è passato a miglior vita ma quando guardo il “Paradiso” che mi ha lasciato è ancora qui con me.
Full texts and images in the contribution for Compendio del Tempo Sospeso at https://www.microbo.net/2020/03/laura-cristin-2/
“Mare Nostrum che sei nei cieli” it is a pray from Laura Cristin for the many who tried to cross the Mediterranean but did not survive, Ponza, 3 September 2019
Il 3 agosto 2019, il Congresso di Mail Art snap+share ospitato da The Sticker Dude, John Held e altri, si svolgerà al MOMA di San Francisco dalle 13:00 alle 17:00 ora locale. Nello stesso giorno, Laura Cristin Sheren, di prima mattina si è recata nella città stellata di Palmanova (Italia) per alcune foto da inviare come augurio per il Congresso. Il ritratto originale di Joel Cohen, realizzato nel 2016 come ricordo di una performance congiunta a Coney Island nel 2012, è stato installato nella nicchia centrale della piazza, proprio sotto il pennone dal quale sventola la bandiera italiana e sopra un pozzo che ricorda l’acqua dell’Oceano. Date le nove ore di differenza di fuso orario (l’Europa è più avanti della California in questo campo!) l’impromptu va intesa come un’anteprima. Altre corrispondenze seguiranno in coincidenza con il Congresso.
Il City Lit di Londra celebra quest’anno il suo centenario e sono onorata che la mia storia di matricola numero 1019, nel Midsummer term del 1976-77, sia stata pubblicata nel blog https://www.citylit.ac.uk/blog/city-lit-stories-laura-cristin?fbclid=IwAR0tnnjBSGaYzb8AWcr3YTB0t8WQKEnLlFI6Gt87dmKla7jHO_775tQwwqU
È capitato nei giorni del solstizio d’estate, mentre ero a Berlino per la performance alla porta di Brandeburgo. L’azione partecipativa è stato un successo per l’interazione con le persone, la storia e il sito. Ecco alcune foto, il report completo è stato realizzato nell’Album fb A MARE di Berlino per i 30 anni dalla caduta del muro. A breve pubblicherò un progetto specifico in questo sito.
Il 3 e/o il 5 maggio, Sheren sarà a Milano, per un’impromptu in piazza Duomo e/o presso un giardino condiviso di Isola, per un’onda di buon auspicio in occasione del matrimonio di Kika e Antonello.
Sabato 11 maggio, a Venezia, in occasione dell’inaugurazione della Biennale #58, alle 13:00 sarà con Peter Kuestermann sul lungoadriatico di fronte ai Giardini. Ri-creerà un a-mare al quale affidare le speranze e le paure nostre, e di coloro che hanno fortunosamente traversato il Mediterraneo. Dalle 16:00, l’azione si sposterà al 7° sestiere di Mestre, in via Cavallotti 83/B per “Checkpoint”, evento parallelo della Biennale di Venezia curato da Giancarlo e Giulia Da Lio.
Le performance di Laura Cristin Sheren sono anche eventi di London Biennale 2019.
Full text/proposal. La vita e l’amore sono diamanti sfaccettati dove il bene e il male e mille altre sfumature formano un’unica perla. Il mondo delle Sirene, con le sue acquatiche e terrene contraddizioni, lo testimonia bene. Sheren, che da un bel po’ pratica quell’immaginario, con le armi e i bagagli dell’arte/vita, nel 2019 è particolarmente ispirata, a 200 anni dalla sua stesura, da “e il naufragar m’è dolce in questo mare”, che conclude, con mirabile e fluttuante apertura, “L’Infinito” di Giacomo Leopardi.
Quel verso sembra fatto apposta per essere ri-vissuto creando onde coinvolgenti che abbracciano ricordi, sogni e paure, personali e collettive.
La prima performance sul tema sarà a MILANO, il 3 e/o il 5 maggio (piazza Duomo e/o giardino condiviso di Isola), in occasione del matrimonio di Kika e Antonello, con il dispiegarsi di un’onda libera di buon auspicio che avvolgerà senza costringere.
Il sabato successivo, che è l’11 maggio e coincide con l’inaugurazione della Biennale #58, Sheren sarà a VENEZIA, alle 13:00, per declinare il verso di Leopardi sul lungoadriatico di fronte ai Giardini e a “Checkpoint”, evento parallelo del 7° sestiere, curato da Giancarlo e Giulia Da Lio, in quel di Mestre, via Cavallotti 83/B, dalle 16:00. Insieme a Peter Kuestermann e ai (mail)artisti o passanti per caso che vorranno partecipare, si creerà un ponte con le speranze e le paure di coloro che hanno (s)fortunosamente traversato il Mediterraneo. Sarà un’occasione per recitare un ‘de profundis’ dei valori della civiltà (?) occidentale sepolti nel mare-cimitero insieme ai naufraghi che non ce l’hanno fatta, ma anche un piccolo tentativo di riportare a galla un briciolo di umanità nelle coscienze.
Peter Kuestermann porterà i message-in-the-bottle affidatigli dai rifugiati in Germania che sono riusciti a salvare (almeno fisicamente) le loro vite e ora desiderano lasciare traccia dei loro pensieri all’a-mare che non li ha inghiottiti.
Nelle onde ri-create ognuno potrà immergersi, riflettere e consegnare al mare, anche solo un anelito di speranza. Per chi preferisse l’antica arte dello scrivere, Sheren metterà a disposizione ‘blank messages’ da completare e infilare in bottiglie raccolte in giro per il mondo, che verranno rispedite nei 5 continenti.
P.S. Le performance di Laura Cristin Sheren sono anche eventi di London Biennale 2019.