Il 2 ottobre 2021, a trentadue anni dalla firma del manifesto per la Prima Giornata Mondiale della Poesia, un gruppo di (mail)artisti si ritrova a Venezia Mestre negli stessi spazi di Itinerari 80 con Giancarlo Da Lio.
Laura Cristin Sheren vi porta lo stendardo brand new VPopeS&StarXVII che appende all’ombra dell’acero canadese, alias Albero della Poesia. I due Tarocchi che vi sono rappresentati fronte-retro prendono vita in due momenti performativi. Il primo, tra pochi intimi, è al Garage-Ambasciata, nelle note di Jerusalem di W. Blake per dar corpo all’anima di PopeS, mentore e amico Dawn Redwood (Londra, 1936-2020). La dimensione collettiva prorompe poco dopo in una full immersion nella natura, nel vicino Parco del Piraghetto, nell’Autunno di Vivaldi, con la Star a nove punte di Palmanova a indicare la strada.
Proprio intorno al mio compleanno la vita artistica ha ricominciato a esplodere e si sono presentate alcune significative opportunità espositive come -“L’Amazzonia deve vivere” (curatore Ruggero Maggi) con una foglia di kiwi del mio ex gARTen, al Museo Diotti di Casalmaggiore (CR) dal 4 giugno al 1 agosto e dal 21 agosto al 26 settembre -“per Filo e per Segno” (a cura di Marisa Cortese), alla mostra di Fiber art a Pray Biellese, dal 6 giugno al 10 ottobre -“Padiglione Birmania” (curatore R. Maggi) presso Palazzo Zanardi Landi di Guardamiglio-Lodi dal 26 giugno al 31 luglio e dal 3 al 19 settembre. Last but not least, alcune mail art sulla MV X-press PEARL che rivisitano le nurdles come le lacrime di Sheren e così via.
I
miei migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo 2021. Spero
di poter presto riabbracciare la vita dal vivo al cento per cento,
per intanto l’ho fatto completando il libro “inFINITO aMARE”
che ho scritto nell’arco di diciotto mesi, dal 13 giugno 2019 all’11
novembre scorso. Quasi seicentomila battute, raccolte in trentatrè
onde di arte-vita, a comporre una trilogia (1-11, 12-22, 23-33). Sono
finora state realizzate tre copie d’artista che, a partire da un
giorno di dicembre nel quale da queste parti ha nevicato, hanno ora
iniziato il loro viaggio. Still ongoing.
Indice
dei capitoli di “inFINITO aMARE”: 01 Compleanni B.days, 02
Ricordo grato di Letizia Comba, 03 La nascita di Sheren, 04 Che
Guevara, 05 Coney Island, 06 City Lit, 07 Allunaggi, 08 Bicicletta,
09 Serendipità a Berlino e Sofia, 10 La Grande Guerra, 11 Sulle
tracce di Mozart; 12 Mondiali di calcio 1982 e 2006, 13 Arcobaleni e
Messico, 14 Principesse e Castelli, 15 Le Carte, 16 Le Conchiglie, 17
dolpHEn in Irlanda, La plastica e i gonfiabili, 19 Da ShirEn a SHEren
(a Madrid), 20 Instant book e onde noir, 21 L’isola che non c’è, 22
La Fotografia; 23 Dio c’è?, 24 Garibaldi, 25 Trebnje e Beograd, 26
Calzini scompagnati, 27 We’ll Go No More a Roving (in inglese con
traduzione in italiano titolata “Orazione per Dawn Redwood”),
28 Farfalle, 29 Trip-tych, 30 Parigi-Venezia-Firenze, 31 Nei luoghi
di Beethoven, 32 Cronologia dei Tarocchi, 33 Dalle Termopili a
Gandhi.
“The Old Man and The Sea”, scritto nel 1951, pubblicato nel 1952, Hemingway ricevette il Nobel per la letteratura nel 1954. Fu una delle sue ultime testimonianze di vita, il suo capolavoro. Sono stata attratta dal tempo e dai tempi, ‘ché nel ’51 è nato Giancarlo Da Lio che mi ha invitato alla festa del suo compleanno/alias festa dell’arte il 17 gennaio 2020, pochi giorni prima di quello di mio marito Enzo (19 gennaio 1952). Sempre nel ’52 era nata anche la moglie Tiziana Baracchi, scomparsa nel 2018. Ho pensato di chiedere a Maurizio Follin una sonorizzazione per una performance augurale che ricordasse la forza di Giancarlo e il suo essere “uomo di mare” – leone alato dell’Ambasciata di Venezia – per scoprire che anche Maurizio e la moglie Gabriella sono nati in quegli anni. In quattro e quattr’otto, mi hanno fornito del Rumble n° 20 01 12 (10:38) che ho subito trovato perfetto per un’azione impromptu a La Fossetta di Musile del Piave durante la serata del 17/01/2020 in collaborazione con l’associazione Le Bricole del prof. Vecchiotti. Si tratta di un’osteria storica che era frequentata anche da Hemingway e che dall’11 maggio del 2018 ospita il Giardino della Poesia con i diversi contributi per il Leone Rosso dell’Ambasciata di Venezia, curato da Giancarlo e Tiziana. Quanto a me, Laura Cristin, Sheren in arte-vita o vita-arte che fa lo stesso, sono nata nel 1954, l’anno del Nobel e la rilettura del racconto dello scrittore americano ha rinnovato e riportato a galla tanti pensieri e fatto scaturire il desiderio di far rivivere nella performance L’uomo e il mare la forza di tutti coloro che come Santiago, percorrono le tappe della loro eroica e quotidiana esistenza nel la mar, confrontandosi con rispetto con i marlin e i pescecani che si incrociano lungo la via, potendo contare sull’amicizia, come il navigato pescatore con il giovane Manolo.
P.S. Nel giorno del compleanno dell’arte sono stata nominata Ambasciatrice dell’Arte per la zona di Palmanova con la spada che alla fine della performance è trofeo del marlin catturato da Santiago.
“Mare Nostrum che sei nei cieli” it is a pray from Laura Cristin for the many who tried to cross the Mediterranean but did not survive, Ponza, 3 September 2019
C’è una mappa del Mediterraneo, nel libro “Sherena Velella” realizzato dopo lo Stracquo 2014, dove ho disegnato tante croci per i molti che hanno trovato l’eterno riposo lì. Quest’anno, dopo aver completato un viaggio simile a Ponza – dal quale è scaturito il busto di mare e di cielo di “Sherena Lunata” – ho concluso con “Flaschenpost from Venedig to Ponza” (video https://youtu.be/0NLnO_iXPCw) in modo da poter pregare: “Mare Nostrum che sei nei cieli. ..”
Il 3 agosto 2019, il Congresso di Mail Art snap+share ospitato da The Sticker Dude, John Held e altri, si svolgerà al MOMA di San Francisco dalle 13:00 alle 17:00 ora locale. Nello stesso giorno, Laura Cristin Sheren, di prima mattina si è recata nella città stellata di Palmanova (Italia) per alcune foto da inviare come augurio per il Congresso. Il ritratto originale di Joel Cohen, realizzato nel 2016 come ricordo di una performance congiunta a Coney Island nel 2012, è stato installato nella nicchia centrale della piazza, proprio sotto il pennone dal quale sventola la bandiera italiana e sopra un pozzo che ricorda l’acqua dell’Oceano. Date le nove ore di differenza di fuso orario (l’Europa è più avanti della California in questo campo!) l’impromptu va intesa come un’anteprima. Altre corrispondenze seguiranno in coincidenza con il Congresso.
Il City Lit di Londra celebra quest’anno il suo centenario e sono onorata che la mia storia di matricola numero 1019, nel Midsummer term del 1976-77, sia stata pubblicata nel blog https://www.citylit.ac.uk/blog/city-lit-stories-laura-cristin?fbclid=IwAR0tnnjBSGaYzb8AWcr3YTB0t8WQKEnLlFI6Gt87dmKla7jHO_775tQwwqU
È capitato nei giorni del solstizio d’estate, mentre ero a Berlino per la performance alla porta di Brandeburgo. L’azione partecipativa è stato un successo per l’interazione con le persone, la storia e il sito. Ecco alcune foto, il report completo è stato realizzato nell’Album fb A MARE di Berlino per i 30 anni dalla caduta del muro. A breve pubblicherò un progetto specifico in questo sito.
A MARE in Berlin, participatory performance of Laura Cristin at Brandenburger Tor, 22 June 2019
Laura Cristin at the opening of Biennale di Venezia #58, May 11th 2019, upper left : detail of “Muro di Berlino” oil and collage behind glass, cm 62 x 88, 1990.
In concomitanza con il Solstizio d’Estate, dal 20 al 25 giugno, sarò a Berlino per continuare “E il naufragar m’è dolce in questo infinito amare”. Ricorderò i 30 anni dalla Caduta del Muro con una serie di onde-impromptu di memoria. L’a-mare ricreato lungo il confine, alla porta di Brandeburgo (sabato 22 giugno 2019 dalle 11:00 alle 12:00 am; punto di incontro alle 10:45 presso l’ingresso dell’Hotel Adlon in Pariser Platz, Unter den Linden 77) e in altri luoghi significativi, coinvolgerà i passanti e gli amici-artisti di mail art e di London Biennale.
Il 3 e/o il 5 maggio, Sheren sarà a Milano, per un’impromptu in piazza Duomo e/o presso un giardino condiviso di Isola, per un’onda di buon auspicio in occasione del matrimonio di Kika e Antonello.
Sabato 11 maggio, a Venezia, in occasione dell’inaugurazione della Biennale #58, alle 13:00 sarà con Peter Kuestermann sul lungoadriatico di fronte ai Giardini. Ri-creerà un a-mare al quale affidare le speranze e le paure nostre, e di coloro che hanno fortunosamente traversato il Mediterraneo. Dalle 16:00, l’azione si sposterà al 7° sestiere di Mestre, in via Cavallotti 83/B per “Checkpoint”, evento parallelo della Biennale di Venezia curato da Giancarlo e Giulia Da Lio.
Le performance di Laura Cristin Sheren sono anche eventi di London Biennale 2019.
Full text/proposal. La vita e l’amore sono diamanti sfaccettati dove il bene e il male e mille altre sfumature formano un’unica perla. Il mondo delle Sirene, con le sue acquatiche e terrene contraddizioni, lo testimonia bene. Sheren, che da un bel po’ pratica quell’immaginario, con le armi e i bagagli dell’arte/vita, nel 2019 è particolarmente ispirata, a 200 anni dalla sua stesura, da “e il naufragar m’è dolce in questo mare”, che conclude, con mirabile e fluttuante apertura, “L’Infinito” di Giacomo Leopardi.
Quel verso sembra fatto apposta per essere ri-vissuto creando onde coinvolgenti che abbracciano ricordi, sogni e paure, personali e collettive.
La prima performance sul tema sarà a MILANO, il 3 e/o il 5 maggio (piazza Duomo e/o giardino condiviso di Isola), in occasione del matrimonio di Kika e Antonello, con il dispiegarsi di un’onda libera di buon auspicio che avvolgerà senza costringere.
Il sabato successivo, che è l’11 maggio e coincide con l’inaugurazione della Biennale #58, Sheren sarà a VENEZIA, alle 13:00, per declinare il verso di Leopardi sul lungoadriatico di fronte ai Giardini e a “Checkpoint”, evento parallelo del 7° sestiere, curato da Giancarlo e Giulia Da Lio, in quel di Mestre, via Cavallotti 83/B, dalle 16:00. Insieme a Peter Kuestermann e ai (mail)artisti o passanti per caso che vorranno partecipare, si creerà un ponte con le speranze e le paure di coloro che hanno (s)fortunosamente traversato il Mediterraneo. Sarà un’occasione per recitare un ‘de profundis’ dei valori della civiltà (?) occidentale sepolti nel mare-cimitero insieme ai naufraghi che non ce l’hanno fatta, ma anche un piccolo tentativo di riportare a galla un briciolo di umanità nelle coscienze.
Peter Kuestermann porterà i message-in-the-bottle affidatigli dai rifugiati in Germania che sono riusciti a salvare (almeno fisicamente) le loro vite e ora desiderano lasciare traccia dei loro pensieri all’a-mare che non li ha inghiottiti.
Nelle onde ri-create ognuno potrà immergersi, riflettere e consegnare al mare, anche solo un anelito di speranza. Per chi preferisse l’antica arte dello scrivere, Sheren metterà a disposizione ‘blank messages’ da completare e infilare in bottiglie raccolte in giro per il mondo, che verranno rispedite nei 5 continenti.
P.S. Le performance di Laura Cristin Sheren sono anche eventi di London Biennale 2019.
Clockwise: a long/involving wave for Field Study Gathering at Tate Britain 5JAN2019; installation “memORiA di Sheren” in Pinacoteca of Gaeta; another picture from A MARE in London; card for London Biennale 2019; images from “Myself box” for microbo.net of Milan; further picture of A MARE involving Nat Fonnesu
Il 5 gennaio 2019, a LONDRA, ho partecipato al 25 ° Field Study Gathering di David Della Fiora, nel gARTen della Tate Britain. Nei giorni successivi, ho sviluppato diverse onde/sfumature di arte/vita, una delle quali per la Biennale di Londra.
Negli stessi giorni e fino al 13 gennaio, la mia installazione “memORiA di Sheren” prendeva parte alla XXX edizione del Porticato a GAETA.
Domenica 27 gennaio, a MILANO, un mio “Myself box” veniva esposto a Wunderkammern effimere in via Giovanola 19 / c. Il contenuto della scatola si può vedere nell’ebook al link https://www.microbo.net/2018/10/laura-cristin/
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